lunedì 22 gennaio 2018

Comunicato Stampa: Interviste 2018

D. Cara Lodovica, ti abbiamo vista di recente su Canale 5 nella fiction ‘Squadra Mobile. Operazione Mafia Capitale’, e soprattutto da qualche settimana è uscita l’indiscrezione della tua presenza nel nuovo film di Paolo Sorrentino ‘Loro’, in uscita nei prossimi mesi del 2018. Nel cast del film si legge il tuo nome al fianco di Tony Servillo, Riccardo Scamarcio, Elena Sofia Ricci, Ricky Memphis. Un periodo d’oro per te direi?
R. Si, devo dire che il 2017 si è concluso nel  migliore dei modi. E’ stato un bellissimo anno per me sia a livello professionale che personale. Confermo le tue indiscrezioni ma per motivi di riservatezza sul film non posso aggiungere altro.
D. Nonostante tu sia un personaggio pubblico sei sempre stata molto riservata nella vita privata. Sappiamo solo che sei fidanzatissima e che non ami il gossip. Mi sbaglio?

R. No, non sbagli assolutamente. Sottoscrivo tutto. Ho sempre trovato profondamente patetico ostentare il proprio privato, e SI, convivo felicemente con il mio fidanzato.


D. Il tuo 2017 però è stato un anno molto importante per te soprattutto perché sei
stata assolta dal
processo che l’ex tennista Giorgio Galimberti aveva intentato nei tuoi confronti.
All’epoca il Galimberti
era finito agli oneri della cronaca sportiva per una squalifica di 100 giorni per scommesse ,
e addirittura gli veniva richiesto il risarcimento di 94.000 dollari dall’ATP
per il suo ricorso rigettato dal Giudice sportivo. Ci vuoi raccontare questa vicenda assurda?

R. Sono stata assolta perché il fatto non sussisteva dopo 8 anni di processo, precisamente a fine del 2016. Contro di me si era inventata la storia della diffusione delle mie foto che si trovavano nel suo pc personale dicendo fossi stata io a mandarle ad una sua ipotetica fidanzata. Insomma di tutto e di più. Come ho già dichiarato a mezzo stampa, ero stata io a lasciare il Galimberti proprio nel periodo in cui veniva gli veniva addebitata la squalifica dall’ATP - Association of Tennis Professional. La mia frequentazione con il Galimberti era durata si e no un paio di settimane nel 2007. All’epoca inoltre mi trovavo a Miami e alle Bahamas a girare il film di Claudio Risi con Massimo Boldi ‘Matrimonio alle Bahamas’ della Medusa Film, e lui mi raggiunse per stare un giorno solo e poi ripartire. Gli uomini quando sono innamorati non capiscono più niente. Comunque, ancora oggi sono profondamente ferita dal sistema giudiziario di questo Paese. Ho subìto 8 anni di processo da innocente dove i giornali ed internet mi hanno massacrata dando spazio a dichiarazioni contro di me.


D. C’era anche un’altra vicenda che ti riguardava. Nel 2009 sei stata vittima di
un’aggressione e,
da vittima, hai subìto un procedimento come imputata. Ti va di parlarne?

R. Da questo punto di vista l’Italia è un Paese che deve cambiare. D’altronde basta pensare a come il pubblico abbia recentemente reagito alla vicenda ‘molestie sessuali nel mondo del cinema’ (il caso Weinstein, ndr). In Italia, oltre ad essere vittima di una violenza, di un abuso, rischi di diventare vittima di quello stesso sistema giudiziario che dovrebbe proteggerti e renderti giustizia condannando i tuoi carnefici. Invece no. Qui l’opinione pubblica pensa: “ma forse se l’è cercata”, “l’avrà provocato”, “perché non se n’è andata via subito” e bla bla bla…… Questa è una vera e propria gogna, un modo di colpevolizzare la vittima. Io ho subìto un processo da innocente per poi essere assolta per il reato di stalking e veder finire in prescrizione il resto. I giornali, purtroppo, si sono divertiti a scrivere pettegolezzi corredati da “titoli ad effetto” come “condannata a sei anni di carcere”, “l’attrice rischia il carcere” e così via. Tutte bugie perché la mia fedina penale è assolutamente pulita, e sono stata assolta da due capi di imputazione. Ho passato dieci anni della mia vita a dovermi difendere da accuse violente e soprattutto a lottare per cercare giustizia per un reato che ho subìto. Non voglio aggiungere altro, il mio nome e quello della mia famiglia è stato fortemente danneggiato dal comportamento di alcuni giornalisti ed editori. Per questa storia abbiamo tutti sofferto molto.


D. Nonostante queste brutte vicende che hai vissuto oggi sei splendente, piena di progetti,
di energia
e soprattutto di generosità perché grazie alla tua Associazione ‘IO NON CI STO’ aiuti
moltissime donne
vittime di violenze. Quanto ti ha aiutata poter condividere la tua sofferenza con chi
l’aveva vissuta
sulla sua pelle?

R. E’ stato fondamentale per il mio equilibrio e la mia rinascita. Quando ho presentato la mia Associazione ‘Io Non Ci Sto’ al Tg5 era il 2013 e da quel giorno è cambiata la mia vita. In quei 4 anni, dal giorno della mia aggressione, spesso mi sono sentita affranta e molto stanca. Grazie al cielo ho due genitori meravigliosi e amici straordinari che mi sono sempre stati accanto. Il mio attuale fidanzato a quei tempi ancora non lo conoscevo ma lui è la mia roccia. La verità è che mi sentivo incompresa. Nessuno poteva davvero capire cosa stavo vivendo, solo chi aveva affrontato il mio stesso calvario avrebbe potuto. Il giorno della messa in onda su Canale 5 della presentazione di ‘Io Non Ci Sto’ sono tornata a casa ed ho trovato nella casella mail dell’Associazione centinaia di messaggi, non esagero. Ho letto di tragedie enormi e sono felice, nel mio piccolo, di aver aiutato queste donne. A volte a ricostruirsi una vita ma spesso solo a sentirsi meno sole raggiungendole dove vivevano e condividendo il loro/nostro dolore. E’ per questo che mi fanno schifo tutte quelle donne, del mondo dello spettacolo e non, che hanno insultato, offeso e deriso con vignette e battute oscene le ragazze che in Italia si sono fatte avanti per raccontare dell’abuso subìto, in qualunque misura esso si sia verificato.


D. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’uscita del tuo primo libro ‘Cuore africano’.
All’interno ci sono delle tue fotografie ma soprattutto dei tuoi disegni davvero bellissimi.
Oltre alla recitazione, alla scrittura e alla musica anche l’arte quindi. Un’artista a tutto
tondo?

R. Ci provo. Ho ereditato la passione per la musica e l’arte da mia madre ma quella per la scrittura ovviamente da mio padre, anche se per arrivare al suo livello devo percorrere ancora molta strada!






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